GESTIONE DEL VITELLO NEL PERIODO ESTIVO: PREVENIRE LO STRESS DA CALORE E PROMUOVERE LA CRESCITA
L’estate rappresenta una sfida non solo per le bovine adulte ma anche per i vitelli, che, sebbene siano più tolleranti al caldo rispetto alle vacche in lattazione, sono molto più vulnerabili agli effetti sistemici dello stress termico. Un’adeguata gestione ambientale e nutrizionale è fondamentale per prevenire cali di performance, problemi sanitari e rallentamenti della crescita. La gestione estiva del vitello, infatti, è un momento strategico per preservare l’efficienza della mandria da latte e assicurare il corretto sviluppo dei futuri animali in produzione.
ZONA TERMONEUTRALE E THI: I PARAMETRI DI RIFERIMENTO
La “zona termoneutrale” rappresenta l’intervallo di temperatura entro cui il vitello non spende energia supplementare per mantenere la propria omeotermia. Nei primi giorni di vita, tale intervallo si colloca tra i 10 e i 25 °C; dopo le 4 settimane scende a 0–20 °C. Ciò significa che i vitelli tollerano meglio il freddo rispetto al caldo. Tuttavia, non è sufficiente considerare la sola temperatura per determinare il rischio: anche l’umidità ha un impatto significativo. Per valutare il livello di stress da calore, si utilizza il THI (Temperature-Humidity Index), sviluppato inizialmente per le vacche adulte, ma successivamente adattato anche ai vitelli.
Secondo lo studio di L. Kovacs et al. (2020), nei vitelli lo stress da calore inizia a essere evidente con un THI ≥ 78. Frequenza cardiaca, frequenza respiratoria e temperatura corporea aumentano sensibilmente, con sintomi di stress termico già a 26–27 °C in condizioni di umidità elevata. Questo si traduce in un incremento della richiesta energetica per la termoregolazione, a scapito della crescita e dell’efficienza immunitaria.
STRATEGIE PER RIDURRE LO STRESS DA CALORE
1. Ombreggiamento efficace
I capanni singoli o gli igloo per vitelli devono essere posizionati in zone ombreggiate, utilizzando teli o coperture naturali. La luce solare diretta aumenta drasticamente la temperatura interna, rendendo l’ambiente invivibile. La presenza di una veranda esterna consente ai vitelli di beneficiare di un microclima più fresco e areato.
2. Gestione della lettiera
Una lettiera asciutta riduce l’umidità relativa e migliora la dissipazione del calore per evaporazione. In estate può essere utile sostituire la paglia lunga con paglia tritata o segatura, per incentivare i vitelli a sdraiarsi “sopra” anziché “dentro” la lettiera, facilitando la dispersione del calore corporeo.
3. Ventilazione mirata
Una corretta ventilazione riduce la temperatura ambientale e migliora il comfort termico. L’aria in movimento è un alleato fondamentale per facilitare la termodispersione per convezione. È però essenziale evitare correnti d’aria dirette, soprattutto su vitelli neonati.
4. Acqua fresca sempre disponibile
L’idratazione è cruciale per il vitello in estate. Anche nei soggetti alimentati con latte ad libitum, è necessario garantire acqua pulita e fresca (anche più volte al giorno), prevenendo la formazione di biofilm, alghe e la proliferazione batterica nei secchi e negli abbeveratoi.
5. Elettroliti e sali minerali
In caso di alte temperature, può essere utile somministrare elettroliti in acqua, soprattutto se i vitelli sono alimentati in modo restrittivo o con latte intero non integrato. Gli elettroliti aiutano a prevenire disidratazione, acidosi metabolica e perdita di appetito.
6. Maggiore concentrazione di nutrienti
Per contrastare la riduzione dell’ingestione tipica dei giorni caldi, si può aumentare la concentrazione di materia secca nel latte (ad es. 150 g/L), per garantire un adeguato apporto energetico anche in presenza di volumi minori ingeriti.
7. Igiene dell’alimentazione
In estate, i residui di latte nei secchi sono un substrato perfetto per la crescita batterica. L’utilizzo di latte acidificato (pH 5,5) o pastorizzato aiuta a mantenerlo stabile anche per più ore. L’igiene degli impianti di distribuzione, dei secchi e delle tettarelle deve essere rigorosa e quotidiana.
8. Mangime starter fresco e appetibile
Il concentrato deve essere offerto fresco, pulito e senza polvere. È bene rinnovarlo quotidianamente per evitare fermentazioni. Nei periodi più caldi può essere opportuno ritardare la fase di svezzamento per evitare un deficit energetico sommato allo stress termico.
9. Adattare gli orari di alimentazione
Distribuire i pasti nelle ore più fresche della giornata (es. mattina presto e tardo pomeriggio/sera) migliora l’ingestione e riduce lo stress. In estate, un “spuntino” intermedio può fornire energia senza appesantire troppo il carico digestivo.
10. Programmare le attività di gestione al mattino
Interventi come decornazione, traslochi, pulizia lettiere o visite veterinarie dovrebbero essere svolti nelle prime ore del giorno, per ridurre l’impatto combinato di stress termico e manipolazione.
11. Controllo delle mosche
Le mosche aumentano lo stress comportamentale, veicolano patogeni e peggiorano le condizioni igieniche. È fondamentale rimuovere frequentemente il letame, mantenere l’area pulita, coprire i secchi e curare l’igiene del latte. In caso di infestazione, intervenire con trappole o repellenti.
12. Disinfezione naturale con il sole
Il caldo estivo può essere sfruttato per una sanificazione naturale dei capanni e delle superfici. Dopo un’accurata pulizia, esporre le strutture vuote al sole per alcuni giorni favorisce una disinfezione efficace tramite irraggiamento UV.
CONCLUSIONI
la gestione estiva dei vitelli è una fase cruciale che richiede competenza tecnica, attenzione ai dettagli e una pianificazione mirata. Lo stress da calore, se sottovalutato, può compromettere seriamente lo sviluppo e la salute dei giovani animali, causando una riduzione dell’accrescimento, maggiore incidenza di malattie (in particolare enteriti e problemi respiratori), e un aumento dei costi gestionali.
intervenire in modo proattivo, adottando strategie ambientali, nutrizionali e sanitarie, permette non solo di limitare i danni, ma di trasformare i mesi estivi in un’opportunità per rafforzare la salute e il benessere dei vitelli. Un vitello che cresce sano e forte in estate sarà una vacca produttiva in futuro. Per questo, ogni allevatore dovrebbe considerare l’adattamento estivo come parte integrante del management della vitellaia.