GESTIONE VITELLAIA

06/10/2025

INNOVAZIONE E GESTIONE INTEGRATA NELLA VITELLAIA

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Il vitello è il futuro della mandria e la sua gestione rappresenta una delle fasi più critiche e decisive per la produttività aziendale. La vitellaia, pur essendo un settore spesso trascurato, richiede un impegno costante in termini di tempo e risorse, ma al tempo stesso offre ampi margini di miglioramento grazie all’adozione di pratiche scientificamente validate e soluzioni tecnologiche innovative. Dalla colostratura alla somministrazione del latte, fino all’automazione dell’alimentazione, ogni passaggio può incidere profondamente sulla salute del vitello e sulla sostenibilità complessiva dell’azienda.
COLOSTRO: LA BASE DELL’IMMUNITÀ
La colostratura è la prima, imprescindibile operazione da eseguire dopo la nascita. La qualità del colostro, valutabile tramite rifrattometro, deve garantire un contenuto sufficiente di immunoglobuline affinché il vitello riceva una protezione immunitaria adeguata. Fondamentale è anche la tempistica: somministrare almeno quattro litri di colostro entro le prime ore di vita assicura un assorbimento ottimale degli anticorpi, poiché la capacità intestinale di assorbirli diminuisce rapidamente con il tempo.
Il colostro, tuttavia, è un substrato ideale per lo sviluppo microbico e necessita di una gestione accurata. La pastorizzazione rappresenta oggi la pratica più diffusa e raccomandata per ridurre la contaminazione batterica senza compromettere l’integrità delle immunoglobuline. Strumenti come il Trusti Pasteur permettono di standardizzare questo processo, rendendo possibile non solo la somministrazione immediata, ma anche la creazione di una vera e propria banca del colostro, con sacche pastorizzate e congelate pronte all’uso. Questo approccio garantisce la disponibilità di un alimento sicuro e di elevata qualità in qualsiasi momento, superando i limiti imposti dalla raccolta estemporanea.
LATTE DI SCARTO E PASTORIZZAZIONE
Superata la fase neonatale, l’alimentazione dei vitelli si basa prevalentemente sul latte o sui suoi sostituti. Un’opzione sempre più diffusa è l’impiego del latte di scarto, ovvero quello non idoneo alla commercializzazione. Se non trattato, questo prodotto può rappresentare un rischio sanitario; tuttavia, grazie alla pastorizzazione, esso diventa una risorsa preziosa.
Il pastorizzatore consente di innalzare la temperatura del latte, riducendo drasticamente la carica microbica. In questo modo si migliora la sicurezza alimentare, si prevengono le patologie enteriche e si mantengono intatte le caratteristiche organolettiche del latte. Dal punto di vista gestionale, questa tecnologia riduce gli sprechi e i costi, trasformando ciò che era una perdita economica in un’opportunità nutrizionale. L’adozione di sistemi carrellati o fissi, disponibili in diverse capacità, agevola il trasporto e l’utilizzo, permettendo di integrare facilmente questa pratica anche in aziende di piccole e medie dimensioni.


IL TEMPO IN VITELLAIA E LA NECESSITÀ DI EFFICIENZA
Uno studio tedesco ha messo in evidenza quanto la gestione manuale dei vitelli sia dispendiosa in termini di tempo. La sola distribuzione del latte può richiedere da tre a diciotto minuti per capo al giorno, a cui si aggiungono i controlli sanitari, le terapie, la gestione della lettiera e le operazioni burocratiche. Infine, la pulizia degli igloo a fine ciclo comporta un ulteriore investimento di tempo significativo.
Questo insieme di attività, pur fondamentali, è caratterizzato da una forte componente di ripetitività e manualità, che sottrae risorse alle fasi più qualificate della gestione aziendale. Da qui emerge la necessità di soluzioni in grado di ridurre il carico operativo, mantenendo o addirittura migliorando la qualità dell’allevamento.
AUTOMAZIONE E NUOVE TECNOLOGIE PER L’ALIMENTAZIONE
L’automazione si è rivelata uno strumento di svolta nella gestione della vitellaia. Il sistema CalfRail, ad esempio, consente di distribuire automaticamente fino a otto pasti giornalieri per vitello, garantendo alimentazione regolare, latte sempre alla temperatura ideale e pulizia automatica della stazione. Le esperienze pratiche hanno mostrato un miglioramento della salute e della vitalità dei vitelli, una riduzione dei disturbi enterici e un incremento più rapido del peso. Anche l’allevatore trae benefici tangibili, con un risparmio di tempo giornaliero che può superare un’ora e con l’eliminazione di lavori fisicamente gravosi come il trasporto dei secchi.
Accanto a soluzioni più strutturate come CalfRail, la tecnologia offre oggi anche opzioni più semplici e flessibili. È il caso della cosiddetta allattatrice singola, questo dispositivo, che ricorda una piccola valigetta coibentata, si applica direttamente alla gabbietta del vitello e consente di somministrare latte in quantità frazionate durante la giornata. Grazie a una centralina elettronica, l’allevatore può impostare il volume massimo di latte per ogni pasto e l’intervallo tra una somministrazione e la successiva. Il sistema mantiene il latte a una temperatura compresa tra 30 e 37°C, evitando che il vitello assuma alimenti troppo freddi o troppo caldi, e lo mantiene costantemente miscelato per garantirne l’omogeneità.
L’allattatrice singola non si limita a distribuire latte: monitora i consumi individuali, segnala eventuali anomalie e memorizza i dati fino a un anno, fornendo così un prezioso bagaglio di informazioni sul comportamento alimentare del vitello. La pulizia è semplice e rapida, mentre la tettarella viene sostituita a ogni cambio di animale per garantire l’igiene. Le prove in campo hanno evidenziato un anticipo dello svezzamento di 10-15 giorni grazie a una crescita più rapida, risultato reso possibile dall’assunzione frazionata e sempre ottimale del latte.
Questa tecnologia, dal costo contenuto, permette anche ad aziende con vitellaie tradizionali a gabbiette singole di beneficiare di alcuni vantaggi tipici delle allattatrici automatiche di gruppo. Tra le possibili evoluzioni, vi sono l’integrazione con sistemi di apprendimento automatico, che adattino le quantità di latte al comportamento alimentare del singolo vitello, e la connessione Wi-Fi per il trasferimento dei dati a un’app di gestione aziendale.
Un’alimentazione intensiva e mirata nella fase di crescita dei vitelli rappresenta la base per avere in futuro una mandria di vacche da latte sana, produttiva e longeva. La cura dei vitelli in base alle loro esigenze specifiche influisce infatti, per tutta la loro vita, su vitalità, fertilità, produzione e durata in stalla. L’allattatrice automatica prepara le razioni alla temperatura ideale e le distribuisce 24 ore su 24 nelle stazioni di alimentazione, garantendo latte sempre fresco ai vitelli allevati in gruppo. A seconda del modello, è possibile utilizzare sia latte fresco sia sostituti del latte.
Ogni vitello viene riconosciuto tramite un sistema di identificazione elettronica, che registra il suo ingresso alla stazione di allattamento e fornisce automaticamente la quantità di alimento prevista dal piano nutrizionale in base all’età e alle esigenze. In questo modo si evita il rischio di sovralimentazione e si assicura a ciascun animale la razione corretta.
Tutti i dati sull’assunzione e sul comportamento alimentare dei vitelli sono costantemente disponibili per l’allevatore, che può così monitorare in tempo reale la crescita e intervenire tempestivamente in caso di necessità.
CONCLUSIONI
La gestione dei vitelli non è soltanto una sequenza di operazioni quotidiane, ma un vero e proprio investimento sul futuro della mandria. La colostratura, se eseguita correttamente e supportata da strumenti di pastorizzazione, garantisce la base dell’immunità passiva. L’impiego del latte di scarto pastorizzato consente di ridurre gli sprechi e migliorare le performance di crescita, trasformando un problema in una risorsa. Lo studio sui tempi di lavoro manuale mette in luce le criticità organizzative della vitellaia tradizionale, aprendo la strada all’automazione come soluzione per ottimizzare efficienza e benessere animale.
Le tecnologie oggi disponibili spaziano da sistemi avanzati come CalfRail fino a soluzioni più semplici e accessibili come l’allattatrice singola elettronica o quella automatica. Tutte condividono l’obiettivo di migliorare la gestione, garantendo pasti adeguati, temperatura corretta, monitoraggio costante e riduzione del carico di lavoro. Innovare nella vitellaia significa quindi ripensare il rapporto tra tempo, sanità e tecnologia, con la consapevolezza che ogni minuto risparmiato e ogni pasto gestito in modo ottimale rappresentano un passo avanti verso la sostenibilità e il successo dell’allevamento.

 

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